L’impastamento
è la fase più importante e delicata di tutto il procedimento di lavorazione dei
prodotti lievitati, da cui dipendono le caratteristiche dell’impasto e il suo
comportamento durante la fermentazione e la cottura.
L’obiettivo
finale è quello di amalgamare i vari ingredienti in modo da ottenere una pasta
liscia ed omogenea.
E’ necessario mescolare bene gli ingredienti perché impastando si ottiene l’attrito e l’unione a livello molecolare dei componenti chimici della farina e degli altri ingredienti, che formano una massa omogenea chiamata “impasto”.
E’ necessario mescolare bene gli ingredienti perché impastando si ottiene l’attrito e l’unione a livello molecolare dei componenti chimici della farina e degli altri ingredienti, che formano una massa omogenea chiamata “impasto”.
La reazione principale, in questa fase, è la formazione del glutine, cioè l’unione delle proteine insolubili della farina in un reticolo. Inoltre, l’impasto incamera aria diventando più soffice e stimolando l’attività dei lieviti. L’azione dell’ossigeno poi rinforza la maglia glutinica.
Per
ogni impasto il tempo necessario per raggiungere le caratteristiche ottimali è
diverso e dipende:
v dalla forza della farina:
il tempo dell’impasto di una farina debole è inferiore a quello di una farina
forte, in quanto la resistenza della sua maglia glutinica è inferiore.
v dal tipo di impasto (molle,
morbido, asciutto): infatti gli impasti molli devono essere impastati più a
lungo per raggiungere il massimo della consistenza e quindi hanno una
temperatura finale più alta. Gli impasti asciutti devono essere abbastanza
freddi dopo l’impastamento e generalmente vengono cilindrati.
v dal tipo di impastatrice:
con un’impastatrice a spirale l’impasto si forma prima che con un’impastatrice
a braccia tuffanti, perché essa applica più attrito.